Ciancimino jr e “l’amico senatore” Dell’Utri. Qualcosa non torna: la data.

Dopo il pentito Romeo che parla del “politico” Berlusconi come mandante delle stragi del 93 a Firenze, Milano e Roma, nonostante il Cavaliere sia sceso in politica almeno un anno dopo, oggi è la volta di Ciancimino jr raccontare ai magistrati come stavano le cose sulla presunta trattativa.
E il figlio del sindaco mafioso di Palermo lo fa fornendo la “spiegazione” di alcuni pizzini che il boss Bernardo Provenzano avrebbe inviato, nel 2000, “al nostro amico senatore” Marcello Dell’Utri.
Se sulla data di formazione di Forza Italia si può discutere (come fanno Repubblica, Giornale e Libero in questi giorni), nulla però si può obiettare in meritò all’incongruenza tra fatti oggettivi di cui evidentemente Ciancimino jr non tiene conto, ovvero: egli, infatti, sostiene che il “capo dei capi” si riferisse a Dell’Utri quando ne parlava come “amico senatore“. Ma Dell’Utri fu eletto al Senato della Repubblica solo nel 2001, dopo l’esperienza europea iniziata nel 1999 e quella di deputato (cioè onorevole alla Camera) tra il 94 e il 96.

Insomma: una spiegazione non proprio brillantissima, quella della neo star dei pentiti in mano ai magistrati di Palermo e Caltanissetta…
Diciamo che ha mancato il bersaglio di un anno pieno!

Ma le stranezze non finiscono qui.
Sostiene Ciancimino che la trattativa fosse ancora in corso (ai tempi del pizzino del 2000) e che tra le richieste vi fosse quella di eliminare il carcere duro per i mafiosi (il 41bis) e quella di rendere meno impietosi i sequestri dei beni dei boss.
I referenti politici sarebbero stati Forza Italia e in particolare Berlusconi e “l’amico senatore Dell’Utri”.
Peccato che nel 2000 al governo c’era il centrosinistra e che comunque la si voglia vedere, i governi Berlusconi non hanno in alcun modo assecondato le richieste avanzate da Cosa Nostra. Al contrario, il 41bis è stato inasprito e sono state varate alcune delle più importanti norme per facilitare le confische dei beni dei mafiosi.
Per capirci: piuttosto infruttuosa come trattativa…

Senza volerci sostituire agli inquirenti, ci auguriamo che i magistrati valutino al meglio queste “rivelazioni” e allo stesso modo, confidiamo che i segugi del giornalismo antimafia, così come si impegnano nello spiegarci con dovizia di particolari la bontà di certe tesi dei pentiti, ci mettano in guardia dalle fesserie che raccontano.

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Comments
51 Responses to “Ciancimino jr e “l’amico senatore” Dell’Utri. Qualcosa non torna: la data.”
  1. donfrengo ha detto:

    Sono il piu’ grande presidente degli ultimi 150 anni

  2. Marco Caruso ha detto:

    @ donfrengo: ma quante cazzate dirai?!

  3. donfrengo ha detto:

    “Borsellino non disse proprio niente poco prima di morire che riguardasse Dell’Utri e men che mai Berlusconi.”

    Sarà morto per il rimorso?

  4. donfrengo ha detto:

    Che non esiste anch’essa.

    Come il 20% di Fininvest

  5. donfrengo ha detto:

    Io quello che ha fatto di piu’ contro la mafia.

  6. Marco Caruso ha detto:

    @ donfrengo: zero argomenti, eh!?

  7. donfrengo ha detto:

    @caruso
    “ps:Borsellino non disse proprio niente poco prima di morire che riguardasse Dell’Utri e men che mai Berlusconi.
    leggiti il testo dell’intervista NON MANIPOLATA…e poi ne riparliamo!”

    Dell’Utri e Berlusconi NON ESISTONO!

  8. pippo io ha detto:

    aspirante leguleio
    toscano agognante
    calamaio rovente
    astenersi perditempo
    di travaglio succube
    bamboccion praticante.
    🙂 🙂 🙂

  9. Luigi ha detto:

    Scusate la domanda candida, ma ho pensato:
    l’intervista di Borsellino, qualla originale oppure manipolata (la versione senza tagli e manipolazioni non la conosce nessuno) che cosa dice?
    Mi spiego:
    se Borsellino parla di indagini per mafia su Berlusconi e Dell’Utri e di risultanze di queste, ci sarà pure un riscontro documentale (verbali di interrogatori, risultanze e sentenze)
    E allora perche’ non fare parlare le carte e invece tirare fuori l’intervista?
    Fugherebbe ogni dubbio, o dico una sciocchezza?

  10. pippo io ha detto:

    Bondi a Ballarò. Il ministro aveva provato a fare la voce del capo sull’affaire del fuorionda del presidente della Camera: “È opportuno che Fini ribadisca le sue posizioni e le chiarisca”. Poi una tirata sul presidenzialismo e sul diritto del premier di andare avanti. Ma squilla l’imprevisto. La telefonata di Fini: “Sono presidenzialista da quando Bondi militava nel Pci. Ma il presidente eletto dal popolo ha il dovere di rispettare gli altri poteri: l’ordine giudiziario, il Parlamento, la Corte Costituzionale, le altre magistrature. Quindi non ho nulla da chiarire e non cambio opinione”. Sandrone sbianca, tenta la replica: “Ma ho detto le stesse parole di Fini. È giusto che il capo dell’esecutivo abbia rispetto degli altri poteri e ordini dello Stato. Ma Berlusconi non è mai venuto meno a questo”. Peggio, altra batosta: “Credo che gli spettatori abbiano compreso il senso delle mie dichiarazioni e quelle di Bondi” lo affonda Fini. Applausi in studio. Niente fuorionda.

    Pauper Bondi…. 🙂

    Torino indigesta per il cavaliere? domani spatuzza parla in palazzo giustizia, sabato inaugurazione torino milano. L’ultima volta che il berlusconi entrò nel capoluogo sabaudo fu fischiato in mondovisione alla cerimonia di chiusura delle olimpiadi. Come andrà questa volta?

  11. Jean Lafitte ha detto:

    eccotene un’altra.

    Consolazione celeste
    stupore di zagare
    estatico sapore
    ginestra sommessa.
    Insuperato presagio
    Lurida troia

  12. Marco Caruso ha detto:

    @ cesare: ho ben presente quella sensazione… 😉

  13. cesare ha detto:

    @Marco: credimi, la’ abbiamo sentito una forza spirituale che ci ha spinti al grande passo…penso che l’abbia sentita anche tu.

  14. Marco Caruso ha detto:

    @ Edo: felice d’averti fatto scoprire una verità che conoscevi in modo falsato…

    tornando alle dichiarazioni dei pentiti, ci sono comunque altri elementi che fanno pensar male, ma è pur vero che sono tante le ambiguità non risolte dal Cavaliere… Anche se, sinceramente, lo faccio tutto, ma non mafioso nè “amico dei mafiosi”…

    staremo a vedere…

  15. Marco Caruso ha detto:

    @ cesare: magari…

  16. cesare ha detto:

    Se torni alla Verna stai attento, perche’ la seconda volta che ci sono andato con la mia fidanzata l’ho sposata:))

  17. Edo ha detto:

    Lo so anche io che le indagini si basano su qualcosa di più che non una sensazione di chi è destinato a vincere le prossime elezioni!

    Se questa storiaccia è vera, sicurmente ci sarà modo di trovare qualcosa di veramente verficabile, insomma di riscontri veri.

    Felice di essere smentito su Borsellino, tuttavia gli altri puntini restano e con essi tutte le ambiguità che Berlusconi si porta dietro e che vedi anche tu.

  18. Marco Caruso ha detto:

    @ cesare: eheh… sfortunatamente, ancora non sono sposato, ma solo fidanzato. E non sempre è possibile passare le giornate o le serate insieme, perciò…quando non ho altro da fare mi dedico volentieri al blog.

    quando invece sono impegnato, noterai che non ci penso due volte a mollare tutto e seguire altri interessi…
    per esempio, da Sabato a Martedì starò fuori città e senza computer per un ritiro col gruppo francescano a cui appartengo e credimi…non vedo l’ora!

    quando poi c’è la mia ragazza, beh…lei è molto permissiva, anche perchè è una stakanovista dello studio, quindi…diciamo che non ci pestiamo i piedi 😉

    comunque…ti prego, non vorrei che alla fine tua moglie mi odiasse…perciò…comportati bene!! 🙂

  19. cesare ha detto:

    @Marco. Una curiosita’: ma come fai a rispondere a tutti pure a quest’ora senza esser linciato dalla tua moglie/fidanzata, che mia moglie si incacchia con me appena dopo tre sere che sto partecipando al tuo blog…insegnami!

  20. Marco Caruso ha detto:

    @ lafitte: da te? …niente… Assolutamente niente…

  21. Jean Lafitte ha detto:

    eh certo caruso, mi metto pure a citare Bondi, cosa vuoi di più?

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