Di Pietro fa l’antiberlusconiano per tenersi il voto comunista.

Ascoltare e poi rileggere il discorso con cui Di Pietro nega la fiducia a Berlusconi può essere istruttivo.
A me ha fatto pensare ad una cosa in particolare…

Sebbene Tonino ostenti sicurezza, sa bene che il risultato elettorale della sua Italia dei Valori è il frutto della politica del voto utile che ha letteralmente accompagnato fuori dal Parlamento la sinistra più radicale e che quindi è più simile ad una splendida (per lui) eccezione che ad altro.

Ecco perchè, il buon Di Pietro rispolvera l’antiberlusconismo isterico e becero.
Lo fa perchè è l’unico modo che ha per provare a mantenere legato a sè quel consenso che in un altro contesto politico non gli spetterebbe.

Volendo ricapitolare, è altamente probabile che i comunisti fregati da Veltroni non cadranno un’altra volta nel tranello e faranno di tutto per riportare nel Palazzo le forze di piazza che sempre hanno sostenuto e che mai, nonostante tutto, avrebbero pensato di vedere escluse dalla vita parlamentare. E nel farlo, sono sicuro, richiameranno ogni goccia del già non enorme bacino elettorale, spremendola quindi proprio da quello che è stato il partito spugna del voto più intransigente: quello di Di Pietro, appunto.

Cavalcare il livore contro il Cavaliere, richiamare continuamente il suo passato e star lì sulla barricata è esattamente ciò che un elettore massimalista si aspetterebbe da un proprio rappresentante.
Tonino, in poche parole, deve tener saldo il timone dell’opposizione dura e pura, quella senza se e senza ma, altrimenti addio 5virgola%!

Unica falla in tutto questo ragionamento nei panni dell’ex magistrato è che deve sperare che l’effetto Travaglio/Grilli non si esaurisca isolato com’è in mezzo allo sdegnato popolo del PdL e quello del PD che ha ormai capito che con certa gente non si può andare avanti!

Comments
34 Responses to “Di Pietro fa l’antiberlusconiano per tenersi il voto comunista.”
  1. ilpensatore ha detto:

    figurati Paraffo, io non volevo esprimere alcun giudizio invalidante sulla tua replica…

    l’importante non è che non ci si scanni, ma che lo si faccia senza esagerare o almeno senza “pisciar fuori dal vaso”.

    ciao…

  2. paraffo ha detto:

    Il tuo appunto sulla mia “pesantezza” sarebbe stato giusto e lo sarebbe rimasto, caro Pensatore, se il giovane coglione non avesse replicato come ha fatto!

    E invece ha replicato in quel modo e così mi ha assolto, non trovi?

    Non vorrei darmi delle arie, ma io ‘sta gente, ormai, la riconosco appena apre bocca e “ce la mando” subito, risparmiando a me e a loro stessi un sacco di inutili post …

    In ogni caso, ti chiedo scusa: avevo dimenticato di NON essere a casa mia, ma nella tua e solo il padrone di casa ha il diritto di maltrattare i suoi ospiti se ritiene che se lo meritino.

    Ti prometto che non succederà più!

    Ciao!

  3. bobo ha detto:

    “E ora in Parlamento tutti meno Di Pietro la pensano come Berlusconi.”
    Quindi si deduce che quasi tutti in parlamento, ma anche diciassette milioni di persone nel paese (tra cui il sottoscritto, il pensatore etc.), o sono stupide o sono disoneste?
    Ti ho buttato nel calderone del “Voi” per il semplice fatto che discorsi come i tuoi mi tormentano (ma non sono sicuramente il solo) da sempre.
    sillogismi come: ” tutti coloro che sostengono la lega sono stupidi. tu sostieni la lega?allora tu sei stupido” ,di solito pronunciati da persone molto più stupide di me, hanno caratterizzato gli anni della mia formazione. Quindi scusa se siamo suscettibili quando ci accusano di ignoranza o di non avere una coscienza.

  4. Luca ha detto:

    Sì, ho fatto un errore perchè ho metabolizzato la forumula

    “se sei onesto e intelligente non sei di Forza Italia
    se sei onesto e di Forza Italia non sei intelligente
    se sei intelligente e di Forza Italia non sei onesto”

    Ti sembrerà una scemenza, ma io sono d’accordo.

    Non intendo chi non la pensa come me o come Di Pietro, intendo chi la pensa come Berlusconi. E ora in Parlamento tutti meno Di Pietro la pensano come Berlusconi.

  5. ilpensatore ha detto:

    Luca, sei stato tu a parlare di altri dotati di coscienza, come a dire che chi non la pensa come te o Di Pietro ne è privo…

  6. Luca ha detto:

    @ paraffo, bobo, etc.
    Grazie per il consiglio del libro.
    Io ho espresso una mia opinione. Non vedo come possiate etichettarmi e buttarmi nel calderone del “voi”. (Se vi interessa qualche informazione su di me, sì sono giovane, no non sono comunista, e non credo di essere presuntuoso. Qui chi presume non sono io).
    P.s.
    Menomale che quelli sereni siete “voi”. Gioia e serenità sprizzano dai vostri messaggi…

  7. ilpensatore ha detto:

    hai detto tutto Bobo…

  8. bobo ha detto:

    “A mio avviso Di Pietro fa questo discorso per tenersi gli elettori dotati di coscienza. Pochi, ma meglio di niente.”
    Consiglio a chi scrive frasi del genere di leggersi (magari più volte) “Perchè siamo antipatici. La sinistra e il complesso dei migliori”di Luca Ricolfi.
    Comunque, cari amici giustizialisti-stalinisti, che vita di merda che deve essere la vostra! convinti di possedere la verità assoluta, di essere addirittura la “Coscienza” del nostro disgraziato paese. Perchè, è ovvio, il patentino di titolare di coscienza viene rilasciato solo a chi vota Di Pietro. Siete voi che violate, ben più dei preti, il principio di laicità dello stato. Siete voi che avete reintrodotto temi che si speravano superati: la superiorità morale, le fatwa laiche (officiate di solito dal Gran Sacerdote Travaglio),eccetera. Fate pena. Guardare voi è come guardare i membri del Comitato di Salute Pubblica risorti dalla tomba. Dei preti senza religione a cui piace fare del male.

  9. ilpensatore ha detto:

    @ Paraffo: azz, sei stato un po’ pesante con Luca…

    la presunzione non è mai gradita, perchè si frappone come muro pregiuziale a qualunque confronto!

    onestamente non credo sia solo una questione di coscienza o di maturità…

  10. ilpensatore ha detto:

    @ LUca: si si, i comunisti hanno votato anche Lega e anche la Lega infatti potrebbe soffrire il ritorno dei rifondaroli, ma…ma è pur vero che il comunista che subisce meno l’enfasi dell’antiberlusconismo perchè si è trovato trombato dai sindacati nelle fabbriche non è il target dipietrista.

  11. ilpensatore ha detto:

    @ Janejacobs: la pensiamo alla stessa maniera. Bisogna vedere se poi Di Pietro riuscirà ad accompagnarvi anche qualche idea politica…

  12. paraffo ha detto:

    Sentirsi “dotati di coscienza” in un paese di farabutti è una vera libidine, vero Luca?

    Ti pongo questa domanda (retorica) con un sorriso indulgente sulle labbra, mio giovane amico … Perchè tu sei giovanissimo vero?

    In caso contrario, cioè se tu fossi già adulto e vaccinato, come Di Pietro, allora avrei solo una cosa grilliana da dirti: Vaffanculo, Luca! … E non dimenticare, mentre ci vai, di portare con te la tua presunzione ….

  13. Luca ha detto:

    Ma i comunisti non avevano votato Lega?
    A mio avviso Di Pietro fa questo discorso per tenersi gli elettori dotati di coscienza. Pochi, ma meglio di niente.

  14. janejacobs ha detto:

    Intercettare il sentimento di antiberlusconismo e’ una strategia politica intelligente.

    Di Pietro non e’ un genio, ma almeno ha capito che visto che nessuno fa opposizione a Berlusconi, almeno lui va ad occupare questo spazio.

    Grazie a questa semplice strategia aumentera’ il suo consenso politico.

  15. ilpensatore ha detto:

    eheh, grazie Senatore…mi sa che m’avanzano anche… ;-D

  16. ilsenatore ha detto:

    caro marco, solo tre parole: quoto il post. Fattele bastare 😀

  17. ilpensatore ha detto:

    Paraffo, che non abbia nulla da dire, oltretutto, si capisce dal fatto che quando affronta temi politici non può far altro che dire che se qualcosa gli piacerà allora la voteranno altrimenti no.
    Poi, staremo a vedere se a questo atteggiamento un po’ di sufficienza, seguiranno proposte più dettagliate di un si o di un no!

  18. paraffo ha detto:

    Io sarei un tantino più drastico sul “problema Di Pietro”. Il punto – secondo me – è che Di Pietro non ha nulla da dire, politicamente.

    Il giustizialismo, come tutti gli ismi, è una malattia della mente, una aberrazione, una “perversione” direbbero gli psichiatri.

    Un politico può brandirlo – occasionalmente -per abbattere un avversario politico, certo, ma non può usarlo per creare alcunchè.

    La dimostrazione di questo assunto è la brutta fine che hanno fatto TUTTI i partiti che, in questi anni, lo hanno usato: la sinistra radicale è sparita, la sinistra riformista è ridotta alla sua soglia di sempre, il 30/33%.

    Di Pietro, invece, ha raddoppiato il voti. Sì, certo, dal 2,5% è passato al 5%! Briciole …

    Credete che sia abbastanza intelligente, personalmente e politicamente, da capire che è stato votato solo da chi non voleva sprecare (del tutto) il suo voto, perchè non aveva capito la nuova situazione politica?

    A giudicare dal suo intervento di stamattina alla Camera, Di Pietro è convinto che il giustizialismo continuerà a premiarlo.

    Vedremo fra un anno, alle prossime elezioni europee.

    Conclusione: io non lo prenderei troppo sul serio ….

  19. ilpensatore ha detto:

    mi pare ci troviamo d’accordo, tutto sommato…
    l’analisi del successo dell’IdV è sovrapponibile…

  20. bamboccione ha detto:

    il successo elettorale….;punti di vista;
    il doppio di due gatti fa sempre quattro gatti!!!:-)
    era scontato che una parte dello elettorato,quella piu’ incline alla contestazione urlata alla grillo, questo non presentandosi ,dovesse scegliere il partito piu’ giustizialista sulla piazza e,soprattutto, quello
    che ,essendo appena nato ,era il meno “peloso” sulla piazza;
    il suo mentore, per adesso, mi somiglia tanto a quella bella ragazza piena di se’ che, ancheggiando, si mostra allo spettatore canticchiando,illusa,”solo io ce l’ho”;
    con il tempo e con la paglia, si maturano le sorbe….

  21. ilpensatore ha detto:

    anche perchè ora Veltroni avrà da vedersela con D’Alema e la sua corrente.

    le opposizioni sono messe maluccio.

    detto tra noi, credo abbia ragione tu: sul lungo periodo forse pagherà questo modo di fare opposizone dialogante, ma nel breve…nel breve risalta ancora troppo il modo dipietrista…

  22. ally ha detto:

    Penso che sia il Pd che il Pdl abbiano capito che l’Italia è arrivata alla frutta, da qui l’accordo (credo si fossero già accordati a novembre).
    Semplicemente non ci possiamo permettere altri 5 anni di litigi, barricate e richieste del numero legale, o fanno delle riforme serie insieme oppure è il declino definitivo (e le riforme in Italia le puoi fare solo se l’altra parte politica non si mette a spalleggiare le varie caste che si opporranno con forza).
    Tra l’altro credo che nel lungo periodo fare opposizione “seria” paghi anche a livello elettorale… nel breve periodo invece la vedo dura la battaglia per Veltroni.

  23. ilpensatore ha detto:

    roba da non crederci.
    il successo elettorale gli ha dato alla testa!

  24. Gwath ha detto:

    Da questo si dimostra, al di là di tutto, il CINISMO di una politica ancora “conservatrice” e “nostalgica” di vecchi schemi politici.

    E Di Pietro incarna questo cinismo politico in tutti i suoi aspetti evidenti:

    – il populismo demagogico (Grillo),

    – la demonizazzione (Travaglio),

    – la faziosità (Santoro).

  25. ilpensatore ha detto:

    Lo penso anch’io Ally!

    tutto fa pensare che Di Pietro sia ormai al caffè col PD e che presto si alzerà dal tavolo insalutato ospite…
    ma dov’è che andrà ancora non si sa…

    potrebbe fare da propulsone, per esempio, ad un possibile nuovo parito delle sinistre radicali, ma…è tutto da vedere…

  26. ally ha detto:

    Più che assuefatti gli italiani ormai sono stremati da vent’anni di liti inutili, che mai riguardano le loro priorità.
    Che l’opposizione dialoghi con la maggioranza e al limite voti i provvedimenti che ritiene corretti è l’abc di un qualsiasi paese democratico da sempre.
    Di Pietro si sta giocando il proprio futuro, le prossime elezioni difficilmente sarà apparentato ancora al Pd e senza l’appoggio de pd diventa niente.

  27. ilpensatore ha detto:

    @ Bobo: vedremo…io aspetto le Europee per capirne di più!

  28. ilpensatore ha detto:

    Ciao Samuele,
    ti sorprenderà, ma capisco il tuo punto di vista.
    Il fatto è: davvero è una questione di assuefazione?
    E se agli italiani andasse bene così?
    Mi spiego: c’è chi usa la prescrizione come sinonimo di condanna mentre in realtà è l’insufficienza di prove acquisite in un tempo limite durante il quale non si è riusciti a dimostrare la colpevolezza di un inquisito/imputato; c’è chi parla di fatti ormai passati di cui sempre più gente è al corrente, ma nonostante tutto disinteressata; ecc ecc…
    Forse forse, non c’è assuefazione, ma solo costatazione che tutto questo non cambia la valutazione di una persona, di un politico e della sua politica!
    Insomma: può darsi che Berlusconi impressioni non poche persone per il suo passato (tutto da dimostrara comunque), ma sicuramente sono tantissimi quelli che lo appoggiano al di là di tutto per ciò che vuole fare in politica.
    Perchè allora attaccarsi a quel passato che sembra ormai irrilevante per la maggioranza del Paese e non concentrarsi invece sulle questioni pratiche di politica?
    E’ evidente che l’accanirsi sulla legittimità dell’avversario comporta una distrazione da tutto il resto, ovvero dalle cose che davvero interessano alla gente…

  29. bobo ha detto:

    pienamente d’accordo con te. Aggiungo anche che la strategia di Di Pietro sembra funzioni, leggendo commenti come quello sopra.

  30. Samuele ha detto:

    Caro Marco,

    Non potro` sicuramente io con questo commento farti cambiare idea, ma sono in totale disaccordo con te. Di Pietro va elogiato per essere l’unico che ancora tenta di ricordare un passato (ed un presente) a cui l’Italia quasi intera si e` assuefatta. Quella che sembra la vecchia solfa antiberlusconiana non puo` mai smettere di esistere fino a che ci sara` Berlusconi con la sua cerchia. L’insistenza e` dovuta al fatto che i motivi di protesta restano sempre attuali, anche se in molti li hanno ormai fatti cadere “in prescrizione”. Per quelli come me la speranza sembra ridotta al lumicino, ma sopravvive grazie a persone come Travaglio, Di Pietro, Grillo (non per tutto quello che dice) e pochi altri…
    Moderazione si`, ma con moderazione…

    Ciao
    Samuele

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