Dalle Stelle, allo stallo.

Il logo del Movimento 5 Stelle

Il logo del Movimento 5 Stelle

 

Diciamoci la verità: nemmeno Grillo si aspettava di vincere queste elezioni.
Il ruolo che aveva previsto per sè e il suo Movimento all’interno del Palazzo, era quello dell’antagonista o, se vogliamo, del controllore, in perfetta continuità con quello che aveva predicato già nelle piazze.
Ritrovarsi tra le mani circa il 25% dei consensi a livello nazionale e un battaglione di 163 tra deputati e senatori, in un contesto di stallo totale, ha stravolto tutto, perchè lo ha messo esattamente al centro della scena.
Ma soprattutto, ha fatto sì che di fronte all’opinione pubblica finissero i loro nuovi beniamini: cittadini comuni.
Gente semplice.
Troppo semplice.
Praticamente, degli incompetenti.
Completamente sottomessi al loro credo (la Rete) e ai loro leader spirituali (Grillo-Casaleggio).
Degli Anonimous in tutti i sensi.

Così, dopo 20 anni di Berlusconi, chi si aspettava di vedere accreditato il partito-apparato, ha visto trasmigrare gli italiani dal “partito di plastica” verso il “partito-setta” non-fondato da un comico.
Un vero schiaffo a chi ha sempre criticato il modello leaderista del Cavaliere (che invece di disintegrarsi, si è moltiplicato).
A differenza di Forza Italia e dell’attuale PdL, però, in cui l’elettore poteva riconoscere una storia o individuare i confini di un modello sociale, il Movimento a 5 Stelle è un inno alla spersonalizzazione: non ci sono più nè destra nè sinistra. Il contenitore si presta ad essere riempito da qualunque idea buchi “la Rete” e raccolga consensi sul web.
Chiunque insomma può farne parte, a patto che entrando si spogli del proprio “io”, per abbracciare quello del Movimento, fidandosi ed affidandosi alle strategie studiate dal ticket Grillo-Casaleggio.
E chiunque può appoggiarlo, perchè il minimo comune denominatore è l’antipolitica, la delusione, la protesta……..e tutti quelli a cui girano un po’ le palle sono i benvenuti!

Passata l’euforia per la novità, però, c’è da porsi alcune domande.

Cosa succederà nei prossimi giorni?
Come si comporteranno i “cittadini” grillini in Parlamento?
Le poche parole che fino ad ora gli abbiamo sentito dire sono state una sorta di mantra: “voteremo caso per caso”. Che tradotto è da intendersi come: “non ne abbiamo assolutamente idea; aspettiamo che ce lo dicano”.
E se il buongiorno si vede dal mattino…

La mia personalissima sensazione è che il Movimento 5 Stelle sia un esperimento politico e sociologico destinato ad essere riassorbito non appena sarà possibile per tutti constatare l’impossibilità di fare politica continuando a dichiararsi un “non-partito” e privandosi di una struttura minima e minimamente democratica. Perchè è inutile fare le primarie per scegliere i parlamentari, se poi tutto resta nelle mani di Grillo e di Casaleggio. A cominciare dalle regole contenute nel “non-statuto” e quelle “comportamentali” per i neo eletti!

Come per ogni rivoluzione, comunque, il punto debole sarà la coerenza interna: Orwell ne fece il punto focale di uno dei suoi libri (La fattoria degli animali). La difficoltà per il Movimento, poi, sarà doppia: non solo per il sistema apicale con cui si presenta, ma anche per le anime ideologiche così diverse che lo compongono e non sappiamo fino a che punto resteranno latenti.

Ormai non manca molto: alla prova dei fatti, tutti potremo farci un’idea più completa della situazione.
Nel frattempo, non resta che fare un grosso in bocca al lupo alla nostra povera Italia!

Comments
279 Responses to “Dalle Stelle, allo stallo.”
  1. cesare ha detto:

    Finalmente Napolitano ci ha ascoltato, caro Santoro 😉

  2. Santoro ha detto:

    “Certe campagne moralizzatrici possono distruggere la politica”, l’ha detto anche Napolitano l’ex migliorista, non solo Croce, che sta succedendo?

  3. cesare ha detto:

    “Il criterio di falsificabilità è una comoda sponda per le tue speculazioni metafisiche.”
    Ma non dire scemenze: e’ un criterio fondamentale per la scienza attuale.

  4. Sagra ha detto:

    Per Cesaronzo, metafisico sempre più stronzo.

    “…Il criterio di falsificabilita’ e’ fondamentale per una teoria scientifica…”

    Il criterio di falsificabilità è una comoda sponda per le tue speculazioni metafisiche.
    Niente da obiettare quando pontifichi di metafisica.

    Sei una cagata stellare quando cerchi di farla passare per fisica.

  5. Sagra ha detto:

    “…non a Sagra: mi rivolgevo a Sympa…”

    Coglione rimbambito !!!

  6. Anonimo ha detto:

    “La sua è una teoria filosofica e pertanto semplimente speculativa”
    Ma va’ a cagare, Sagra! Il criterio di falsificabilita’ e’ fondamentale per una teoria scientifica. Sei una bestia. Poi, come Sympa ha osservato, non e’ affatto definitivo…ci mancherebbe!

  7. Anonimo ha detto:

    non a Sagra: mi rivolgevo a Sympa.

  8. Anonimo ha detto:

    No, Sagra…e’ che Marco non scrive quasi mai e parlar di fisica con te e Sympa e’ ridicolo…le cazzate che scriveva Nick erano divertenti da controbattere…con voi e’ mortalmente noioso!

  9. .......... ha detto:

    Una cosa bisogna dire e una cosa bisogna riconoscere….. il blog Pensatore dipende totalmente da cesaruccio…. se c’è lui c’è il blog. Da quando, per motivi misteriosi, cesaruccio ha drasticamente diradato le sue presenze nel blog, il blog ne ha risentito, la vita del blog dipende da cesaruccio, lo scemo degli scemi. Cesaruccio ma perché non sei più nel blog, sei in cura di disintossicazione, te l’ha ordinato il medico? Ma medici che curano l’intelligenza ce ne sono? O non hai speranze?

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