Ultime volontà.

State per morire e quindi fate testamento #1: “lascio metà del mio patrimonio a mia moglie e il resto ai miei figli equamente spartito”!
Queste sarebbero le vostre volontà e lo Stato sarebbe vincolato a rispettarle.

State per morire e quindi fate testamento #2: “lascio tutto ai miei figli”!
Queste sarebbero le vostre volontà e lo Stato sarebbe vincolato a rispettarle, MA…non lo farà perchè è stabilito per legge che metà del patrimonio spetta al coniuge sopravvissuto, quindi lo Stato non rispetterà le vostre volontà e ripartirà i beni secondo la legge.

State per morire e quindi fate testamento #3: “lascio tutto al mio cane”!
Queste sarebbero le vostre volontà e lo Stato sarebbe vincolato a rispettarle, MA…non lo farà proprio di niente, perchè è stabilito che coniuge e figli hanno diritto ad una frazione del patrimonio. Solo dopo vengono gli altri.
Lo Stato quindi non rispetterà le vostre volontà e anzi, probabilmente andrà contro quelle volontà perchè la legge vuole così.

Ebbene: siamo davvero sicuri che lo Stato assecondi sempre e con totale indifferenza le nostre ultime volontà? Siamo sicuri che lo Stato sia sempre vincolato a rispettare le nostre ultime parole?

La risposta corretta è sicuramente NO. Ci sono interessi e valori che hanno senza dubbio forza maggiore.

Ora, siccome la Vita non può esser trattata alla stessa stregua di una “cosa” qualsiasi, perchè mai dovremmo scandalizzarci se lo Stato si preoccupa di tutelarla in maniera ancora più incisiva degli oggetti del nostro patrimonio?

La medicina, poi, è una scienza in continua evoluzione: perchè mai allora lo Stato dovrebbe obbligare un medico a dar seguito alle volontà testamentarie di una persona (99 volte su 100) inconsapevole e ingnorante e solo spaventata dall’idea di vivere una vita meno dignitosa di come se l’era immaginata ma che tale potrebbe anche non essere?

Comments
45 Responses to “Ultime volontà.”
  1. tequilero ha detto:

    Francamente non capisco perchè continui ad inserire riferimenti a normative che non c’entrano nulla con la discussione.
    Lo stato nel caso del testamento non interviene.
    Sono gli interessati che, se ritengono essere stato leso un loro diritto, agiscono in giudizio.
    In difetto di una azione propositiva di chi vi ha interesse, lo stato non annulla un testamento in cui tutto il patrimonio di tizio viene lasciato al proprio cane.
    Trascorsi dieni anni dall’apertura della successione, senza che nessuno abbia fatto opposizioni, quelle volontà sono definitive.
    Per tacere del fatto che una persona può benissimo disporre del proprio patrimonio in vita.
    Vendendo tutti i suoi beni o sperperando tutti i suoi soldi per dare alloggio e cibo ai cani, non lasciando nulla ai suoi parenti diretti.
    Anche l’art. 5 del c.c. non mi quadra e non capisco cosa c’entri con il DAT.
    Vedi Marco, io rispetto la tua opinione e tu sei libero di decidere per come meglio credi nel pieno rispetto della tua fede per la tua vita.
    Questa Legge, però, impedisce a me di decidere liberamente. Nei miei confronti risulta un’imposizione, non sui miei beni patrimoniali o sulla mia autonomia privata negoziale, bensì sulla mia vita e sulla mia volontà o meno di accettare determinate terapie.
    Questo è il punto.

  2. Marco Caruso ha detto:

    @ Antonio: rispondo subito alla tua primissima domanda e scusa se l’ho lasciata cadere nel vuoto prima.
    il perchè una volontà testamentaria non sia (o dovrebbe essere) altrettanto vincolante quanto la disposizione data in coscienza è abbastanza evidente: perchè una volta incapace di farlo si è anche incapaci di ripensarci o di prendere effettivamente consapevolezza dei diversi fattori attuali e concreti che supportano una qualsiasi decisione.

    per quanto riguarda il mio esempio, torno a ribadire che non volevo sostenere alcun parallelismo specifico, ma solo un principio che si può riscontrare come comune: non sempre una volontà risulta essere vincolante.
    senza andare troppo in là col discorso era questo che volevo far notare: lo Stato opera sempre un bilanciamento tra interessi contrapposti, perfino in contrasto con la propria libertà di autodeterminazione.

    autodeterminazione che può essere anche quella del medico che decide di non ammazzare una persona: perchè non lasciargli piena libertà di obiezione di coscienza?
    sia il paziente, o chi per lui, a cambiare medico…e non mi pare che in questo caso siano stati opposti limiti.

    il caso cinese, infine, come dicevo a Pippo, è emblematico di ciò che potrebbe succedere in caso di un eccesso di valorizzazione dell’autodeterminazione.
    come vedi, anche in quel caso vengono opposti limiti MORALI eppure nessuno li sente così violenti nei confronti di una propria libertà.

  3. Marco Caruso ha detto:

    @ Pippo: non posso allargare la discussione all’infinito, anche perchè basta quello per dimostrare ciò che intendevo dire fin dall’inizio col mio post, ovvero che non sempre le volontà di una persona sono vincolanti.

    il caso cinese della compravendita degli organi è altrettanto emblematico: trattasi sempre e comunque di scelte personali, quindi di autodeterminazione. Che però in Italia sono proibite perchè vengono fatti prevalere valori ETICI e dunque MORALI che rendono illegittime simili disposizioni.

  4. Marco Caruso ha detto:

    @ Antonio: scusa…era finito per 3 volte nello spam…evidentemente il link finale ha insospettito il sistema…

  5. Antonio ha detto:

    Ciao Marco,
    non hai capito il mio punto. è tuo diritto pensare quello che pensi sulla vita, ma non per questo puoi andare contro i miei diritti di pensarla diversamente (discorso rivolto a chi la pensa come te ed ha imposto questa “legge”).
    In secondo luogo, non hai risposto ad una mia domana: perchè se sono cosciente posso rifiutare una cura e se non lo sono, un mio lascito in cui esprimo la mia volontà non vale? Dov’è la differenza? Se ti mi dai una medicina ed io ti dico: no! Tu mi rispondi: ma è per il to bene, ed io posso dirti che non mi interessa perchè non ci vedo nel bene in questa medicina. Che fai? Mi obblighi a forza? Se lascio scritto che non voglio determinate cose per quando non sono lucido, perchè mi devi obbligare?

    Poi insisti con l’esempio del testamento come limite delle volontà. Non è vero. Il limite nel testamento è dato dal fatto che entrano in gioco diritti di altri oltre al proprio. La legge cerca di dare il giusto equilibrio tra il rispetto della volontà del morto, suo diritto, con il rispetto dei diritti degli eredi vivi. Dove entrano in gioco diritti “altrui” è giusto che i propri vengano “ridimensionati”.

    @ Marco Caruso:
    di contro, non mi trovo concorde con chi intende la propria autodeterminazione senza limiti o vincoli e peggio ancora, con chi pretende che altri diano seguito alle richieste di chi in un determinato momento ha disposto di sè per il futuro, senza poter sapere a che futuro andasse incontro…

    Sei libero di non essere concorde, è tuo diritto, ma non per questo deve essere imposta questa tua visione anche a chi è in disaccordo con te. Il limite te l’ho detto, è scritto nella costituzione e coincide con il rispetto della persona umana. Cambia la costituzione e mettici “rispetto della Vita” (come scrivi tu) se vuoi cambiare il limite. Così com’è la legge è anche incostituzionale proprio perchè viola l’art. 32.
    Io dispongo di me stesso quando sono cosciente e decido per il mio futuro, senza che nè tu, nè lo stato possiate decidere qual’è il futuro a cui vado incontro.

    Per l’obiezione di coscienza, anche se per me non è un diritto (almeno ell’ambito della sanità pubblica), semplicemente vale il principio di fiducia. Nel senso che se il medico è in disaccordo conme sulla cura da seguire, io non ho più fiducia in lui e lo cambio. Per questo motivo è giusto annullare le mie volontà?

    L’art.5 del codice civile dice anche “…quando siano altrimenti contrari alla legge..”. La legge (ancora) non esiste e non può (potrebbe) andare contro la costituzione.

    Vendere i propri organi non è “autodeterminazione”, è inutile che mescoli cose diverse. Questa è una cosa gravissima perchè lede i diritti delle fasce deboli della popolazione. Chi non ha mezzi si venderà pezzo a pezzo per tirare avanti senza ricevere nessun beneficio e questa è un’ingiustizia. Poi con prezzi regolati dalle richieste di mercato sembra quasi una tratta di schiavi!!

    Ciao

    Antonio

    Ps: povero Mr.B “scarpe rosse”, è stato frainteso anche dal Lancet… tutto il mondo è contro il povero papa, non capiscono mai quello che dice!

    http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(09)60627-9/fulltext

  6. Antonio ha detto:

    Marco non riesco a capire se ho inserito un commento duplicato o no, in caso, cancella il primo.
    ciao

  7. pippo io ha detto:

    ecco l’articolo 5

    Art. 5 Atti di disposizione del proprio corpo
    Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume (1418).

    bah io pensavo fosse una discussione più larga, se invece è limitata al codice civile non è mia materia. ora ho capito, tranne la cina.

  8. Marco Caruso ha detto:

    Pippo, ti basta sfogliare il codice civile (civile, capito!?!?!) e leggere l’articolo 5 per capire cosa intendo.

    se ancora non ti fosse chiaro, non me ne volere ma devo esprimermi alla Socci: perchè allora ci scandalizziamo se in Cina è data possibilità di mettere in vendita parti del proprio corpo? Non è autodeterminazione anche quella? Eppure da noi è stravietata…

    Io comunque non sono contrario la DAT: sono solo d’accordo a che al medico venga lasciata una legittima possibilità di obiezione di coscienza!

  9. pippo io ha detto:

    ma perchè siamo tutti i giorni limitati nelle nostre capacità di autodeterminazione? chi lo dice e dove? non capisco bene cosa intendi…certo la nostra esistenza è fatta di regole come non guidare ubriaco, ma questo non limita il mio senso di autodeterminazione, se ho capito bene quello che vuoi dire.
    dici bene che la vita non è un bene qualsiasi, ma la equipari alle res, alla “roba” che può essere inserita in qualsiasi testamento.
    secondo me in campo di “gestione dell’esistenza” se così vogliamo definirla lo scendere a compromessi con il materiale e con il temporale come alla fine dei conti fa il vaticano è un po’ pericoloso e sintomo di debolezza, perchè l’istituzione vaticana cerca con la “forza” d’imporre propri principi che dovrebbe far passare solo con la sua “missione” ma che per proprie ncapacità e arrendevolezza non riesce.

  10. Marco Caruso ha detto:

    @ Alessandro: ma a me nessuno ha lavato il cervello…

    le mie infatti non sono osservazioni religiose, ma semplicemente diverse dalle vostre.

    sta comunque il fatto che nessuno si spiega come mai tutti i giorni siamo limitati nella nostra fondamentale capacità di autodeterminazione e nessuno si lamenti, mentre quando si tratta di stabilire una sorta di diritto alla morte allora son tutti lì che si incazzano con chi gli fa notare che magari la Vita non può esser trattata come una cosa qualsiasi…e che quindi merita qualche tutela in più rispetto a tutti gli altri beni materiali di cui disponiamo.

    oppure, perchè mai inorridire di fronte a notizie come quelle che arrivano dalla Cina per cui da ieri chi vuole può vendersi gli organi?
    perchè non farlo anche in Italia?
    sempre autodeterminazione è, no!?

  11. Kazuma ha detto:

    Scusa, Marco, non so come tu sia nato, ma io sono nato non da dio, ma dai miei genitori. Il dono della vita è un fatto scientifico.

  12. Kazuma ha detto:

    Vanessa, la tua (scusa per il tu) domanda è assolutamente perfetta. Ma la deve fare a qualcuno il cui cervello (grande, perchè scrive sempre cose ottime) non è stato lavato dalla propaganda di un tizio vestito di bianco che vuole imporre la propria finta morale e la propria ridicola etica ad una nazione, senza rispettare chi vuole vivere (e morire) serenamente!

    Userò la tua domanda come status di Facebook, perchè è perfettamente in linea con il mio sentimento!

  13. Marco Caruso ha detto:

    @ Vanessa: come potrei risponderLe che la Vita appartiene allo Stato o addirittura alla Chiesa? Sono straconvinto che la Vita appartenga all’Uomo.
    (Magari io aggiungo che l’Uomo l’ha avuta in dono da Dio, ma poco importa…)
    Ad ogni modo, se ci fa caso, siamo quotidianamente limitati nella disposizione della nostra Vita, delle nostre scelte, del nostro corpo.

    l’esempio del testamento patrimoniale è utile solo per dimostrare come non sempre le nostre volontà sono vincolanti…

    può forse negarlo?

  14. Vanessa Eriki ha detto:

    Risponda per favore a questa domanda: a chi appartiene la vita umana pensante ed il corpo dell’uomo?

    Se mi dice lo Stato, la comunità e simili, siamo in una condizione potenzialmente molto prossima a quella dittatoriale; se mi dice la Chiesa, oltre ad ipotecare in modo inammissibile la vita dei non credenti, pone la persona in una condizione di subalternità altrettanto dittatoriale e al di fuori di ogni diritto positivo; la risposta esatta, oltreché logica, è l’individuo stesso.
    Semplicemente la legge non dovrebbe disciplinare questi aspetti della nostra esistenza, ma garantire esclusivamente che vengano gestiti secono il nostro volere e la nostra coscienza.
    Confidando che voglia tenerci in una migliore considerazione di quella cui sono normalmente destinati paragoni come quello di esordio dell’articolo, la saluto cordialmente.
    Vanessa

  15. Marco Caruso ha detto:

    @ Pippo: personalmente non mi sento di far parte di un gregge come lo intendi tu, cioè in senso dispregiativo…una massa informe assoggettata ai diktat del pastore; continuo anzi a sentirmi parte di un gregge in senso evangelico e a vedere nel pastore una guida amorevole e non un duce autoritario.

  16. Marco Caruso ha detto:

    @ Antonio: il mio intento era esclusivamente quello di rendere evidente ciò che alcuni vorrebbero far finta di non vedere, ovvero che non sempre le volontà di una persona vengono rispettate e che al contrario vi sono diversi contesti in cui esse non hanno quel crisma di vincolatività di cui si pensa siano in possesso.
    l’esempio del testamento è solo uno ma non l’unico.

    detto questo: non voglio imporre la mia visione personale a nessuno, per cui ognuno è libero di criticare questa impostazione, ma onestamente non riesco ad essere contrario ad una previsione legislativa che tiene conto del fatto di stare trattando non un bene qualsiasi bensì la Vita e che ad essa dà una rilevanza che altre “res” (cose) non possono avere.

    di contro, non mi trovo concorde con chi intende la propria autodeterminazione senza limiti o vincoli e peggio ancora, con chi pretende che altri diano seguito alle richieste di chi in un determinato momento ha disposto di sè per il futuro, senza poter sapere a che futuro andasse incontro…

  17. pippo io ha detto:

    pensatore,
    stiamo parlando di vita non di cose, da cattolico c’è qualcosa che trascende l’effimero e materiale e che è dentro di te, che alcuni chiamano Dio e che non ti da la ricetta per risolvere i problemi come vorrebbe fare un’istituzione terrena come il vaticano (o peggio il governo), ma ti da gli strumenti per agire secondo coscienza. Dopo c’è il libero arbitrio, siamo umani non bestie, oltre l’istinto abbiamo il bene dell’intelletto che abbiamo quello sì il dovere di usare.
    Dovremmo essere pastori e “pescatori di uomini” secondo il Vangelo, la chiesa e le istituzioni sembrano invece volerci solo come gregge e a me non piace.

  18. bla, bla, bla...parole, parole, parole... ha detto:

    bla, bla, bla…parole, parole, parole…
    il punto è: ognuno è padrone della propria vita e ognuno dovrebbe poter essere padrone di disporne come cavolo gli pare e piace indipendentemente dai pareri ed interpretazioni dei valori altrui.

    P.S. imporre il proprio parere e la propria volontà ad altri (dissenti quanto ti pare pensatò) è fondamentalismo

  19. Antonio ha detto:

    Ciao a tutti,
    io la cosa scandalosa la trovo nel fatto che hanno perso parecchio tempo per fare una legge che non serve a niente. Chi farà mai un testamento biologico che deve essere rinnovato ogni 3 anni e che in ogni caso il medico può ignorare?
    Vorrei poter chiedere i danni al senato per il tempo e i soldi (pubblici) persi per questa legge inutile e anticostituzionale.

    L’esempio che hai fatto, sul testamento, non è la stessa cosa. Il testamento diventa esecutivo alla morte ed esiste una legge che da un lato garantisce il rispetto delle tue volontà, ma dall’altro si premura di garantire anche i diritti di altre persone..
    Il testamento biologico entrerebbe in “funzione” nel momento chi lo fa non è in grado di manifestare la sua volontà riguardo una cura medica. La persona è viva nel momento in cui le sue volontà “cartacee” si attivano e i diritti che andrebbero a tutelare sarebbero solo quelli della persona che l’ha stipulato.

    Non mi piace proprio il tuo punto di vista pensatore. Che significa: “perchè mai allora lo Stato dovrebbe obbligare un medico a dar seguito alle volontà testamentarie di una persona (99 volte su 100) inconsapevole e ignorante e solo spaventata dall’idea di vivere una vita meno dignitosa di come se l’era immaginata ma che tale potrebbe anche non essere?”??????

    Partiamo dal fatto che il testamento biologico non lo fai 10minuti prima di andare in coma o di diventare unmalato terminale, ma va fatto prima. In ogni caso, esiste un 1% di gente consapevole i cui diritti andrebbero violati e al 99% restante le cose possono essere spiegate in modo da permettere a queste persone di fare una scelta consapevole. Nessuno può (nè deve) essere obbligato a fare un testamento biologico contro la propria volontà!
    Le cose fatte per il popolo spaventato e “ignorante” non sono cose proprie di una democrazia.

    Il testamento biologico permette di riconoscere come valida la tua volontà quando non sei in grado di esercitarla. Perchè se sei cosciente puoi rifiutare una cura e se non lo sei sei una vita da proteggere?
    Non può essere lo stato a decidere quanto deve essere degna una vita per essere vissuta, perchè è una cosa che ricade nella personale definizione di vita di ognuno di noi. Anzi, è un diritto costituzionale:

    Art. 32.

    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
    Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

    I limiti sono dati dal rispetto della persona umana. Se non rispetti la mia volontà, come puoi rispettare la mia persona?

    è bello osservare che chi “difende” la vita a tutti i costi considera maggiormente i diritti di cellule senza coscienza, ignorando i diritti di chi la coscienza la ha e la può esercitare, rifiutando anche qualsiasi possibilità di lasciare (quando possibile) una testimonianza della propria volontà.

    Un’ultima cosa. Guarda che l’alimentazione artificiale è considerata a livello internazionale una terapia medica*, sia per le difficoltà nell’applicare la sonda, sia nella necessità di dosare correttamente sia i nutrienti che i medicinali somministrati. Anche se in italia, come per tante altre cose, siamo in “leggera” controtendenza, essendo una terapia medica, il sondino somministrato contro la volontà del paziente rientra nel caso dell’accanimento terapeutico.

    Ciao

    Antonio

    * http://www.sinpe.it/Documenti/files/299.pdf

  20. Marco Caruso ha detto:

    @ Tequilero #2: mi rendo conto che l’esempio possa calzare stretto in virtù del fatto che si ragiona di interessi e volontà diverse, ma credo si possa intuire il concetto base, ovvero che lo Stato può ritenere non vincolante una dichiarazione di volontà precedentemente redatta.

    di fatto, anche quando gli eredi si oppongono alla ripartizione del patrimonio del de cuius si inseriscono in una situazione che rende in concreto quel testamento non (del tutto) vincolante…tant’è che può essere impugnato e successivamente disatteso.

    a maggior ragione, penso, il caso del testamento biologico richiede un vincolo ancora minore perchè con esso si chiede che altri provvedano ad eseguire una certa volontà DI MORTE. E non mi sorprende che il legislatore lasci un certo spazio di discrezionalità al medico che dovrà procedere…

    magari mi sbaglio, ma per ora il mio pensiero è orientato in questo senso…

  21. Marco Caruso ha detto:

    @ Tequilero: non voglio certo addentrarmi nei meandri del diritto civile ed ereditario italiano…è ovvio che tecnicamente è necessaria la richiesta da parte dell’erede legittimo, ma il concetto è che lo Stato può tranquillamente contravvenire alle volontà di una persona.

  22. sagra ha detto:

    per il derelitto coglionix

    “A te non la si fa, eh Sagra? No davvero. Troppo furbo.”

    Quando sbatti il muso sulla realtà, diventi patetico e cominci a farmi una sincera compassione.
    La frustrazione e l’impotenza per non essere riuscito a dimostrare con qualcuno la tua superiorità dialettica traspare evidentissima dall’amarezza delle tue frasi, dalle tue ripetute recriminazioni, dalla tua memoria dolente.

    Mi ricordi il formidabile Fiorello quando faceva l’imitazione dell’eccelso Umberto Eco, sottolineando la disperazione del semiologo per eccellenza, colto in fallo su un banale congiuntivo.

    Sostanzialmente a te di Scaramella non strafrega un beneamata pippa.

    Ma non riesci ad ammettere con te stesso che qualcuno ti abbia dato la paga, dimostrandoti che, fatti alla mano, nessuna delle tue strampalate tesi ha retto alla prova giudiziale.

    Fattene una ragione, e salutaci la simpatica Sabina Guzzanti.
    Prendi un bel purgante, che ti farà passare il mal di pancia.

    Sagra

  23. sagra ha detto:

    per Marco Caruso

    “Ora, siccome la Vita non può esser trattata alla stessa stregua di una “cosa” qualsiasi, perchè mai dovremmo scandalizzarci se lo Stato si preoccupa di tutelarla in maniera ancora più incisiva degli oggetti del nostro patrimonio?”

    Credo che fra un po’ lo Stato ci obbligherà a credere nella Resurrezione dei corpi, nelle Indulgenze Plenarie e magari pure in una prossima Guerra Santa.

    E se non ci credi, ti beccherai la Ruota della Tortura, come successe qualche tempo fa.

    Peccatori di tutto il mondo, Pentitevi!

    Pentitevi, perché è l’unica via per la salvezza!

    E soprattutto, niente preservativo, perché vi farà diventare ciechi e vi beccherete pure l’AIDS.

    L’ha detto il Pastore Tedesco, che si sente tutti i giorni con Gesù Cristo e con San Pietro.

    Il governo Berlusconi ha deciso che non solo governa sulla mia vita di cittadino, ma estende anche il suo potere su come e quando potrò andare all’aldilà, accordandosi in perfetta sintonia con un vero specialista del settore.

    Mi permetto di ricordarti che il patrimonio viene tutelato per il semplice motivo che nessuno può portarselo con se.
    Ma la mia vita, la mia coscienza, la mia libertà, me la porterò con me.
    E Berlusconi ha deciso di gestire anche quella.

    Mi sento molto meno libero.
    In questo paese non si può neanche schiattare in pace.

    Sagra

  24. tequilero ha detto:

    “tate per morire e quindi fate testamento #2: “lascio tutto ai miei figli”!
    Queste sarebbero le vostre volontà e lo Stato sarebbe vincolato a rispettarle, MA…non lo farà perchè è stabilito per legge che metà del patrimonio spetta al coniuge sopravvissuto, quindi lo Stato non rispetterà le vostre volontà e ripartirà i beni secondo la legge.

    State per morire e quindi fate testamento #3: “lascio tutto al mio cane”!
    Queste sarebbero le vostre volontà e lo Stato sarebbe vincolato a rispettarle, MA…non lo farà proprio di niente, perchè è stabilito che coniuge e figli hanno diritto ad una frazione del patrimonio. Solo dopo vengono gli altri.
    Lo Stato quindi non rispetterà le vostre volontà e anzi, probabilmente andrà contro quelle volontà perchè la legge vuole così.”

    Marco, fammi capire bene.
    Tu stai dicendo che in caso di lesione della legittima in un testamento
    inteviene lo stato d’imperio, e senza che nessuno lo abbia interpellato, blocca la successione ed obbliga la distrubuzione dei beni ereditari secondo lo schema normativo?
    Quindi stai dicendo che non vi è la necessità che i figli o i coniugi lamentino una lesione della loro quota legittima avanti un Tribunale.
    Avviene tutto automaticamente.
    Ho capito male o stai dicendo questo?

    Ciao

  25. Marco Caruso ha detto:

    @ Asdrubale: non so se sussistono i profili di incostituzionalità che invece tu vi ravvedi.

    si gioca tutto sul considerare pane e acqua come terapia…
    se non vengono intesi come tali allora non c’è incostituzionalità. Altrimenti…

  26. Marco Caruso ha detto:

    @ Pippo: ma allora spiegami perchè invece nessuno si lamenta delle limitazioni che lo Stato impone alla libertà di disporre delle proprie cose…

    Non penso comunque che il governo si stia muovendo per intercettare il voto dei cattolici, perchè sarebbe un suicidio visto che i cattolici “duri e puri” sono sempre meno e che si sta rapidamente diffondendo una sorta di sentimento scismatico…

    al contrario, penso che questa legge rispecchi davvero (in tutto o in parte) la mentalità di chi l’ha proposta e che vede la Vita come un Bene inalienabile e men che meno sopprimibile per mano altrui nonostante da questi possa esserne fatta richiesta.

  27. Asdrubale88 ha detto:

    In ogni caso sarebbe incostituzionale mantenere una terapia su un soggetto che ha dato dichiarazione di non volerla.
    Stato o non stato.

  28. pippo io ha detto:

    Ora, siccome la Vita non può esser trattata alla stessa stregua di una “cosa” qualsiasi, perchè mai dovremmo scandalizzarci se lo Stato si preoccupa di tutelarla in maniera ancora più incisiva degli oggetti del nostro patrimonio?

    per esempio potremmo scandalizzarci per il fatto che allo stato chiaramente non interessa un fico secco della tutela della nostra vita, allo stato interessano i voti cattolici che evidentemnte sono ancora influenti, se è vero che una pressione del vaticano in campo etico ha la sua immediata traduzione in un’azione governativa, ma anche i teodem piddini non scherzano, sperando di intercettare il voto cattolico.
    io la penso così, per fortuna il mio don non predica in questi termini e in coscienza posso continuare a frequentare la mia parrocchia.
    nella mia visione “contorta” lo stato non mi deve rubare la libertà di pensare di fare cosa cavolo mi pare della mia vita, la libertà è mia e non me la deve dare nè lo stato nè tantomeno un partito che usurpa il concetto inserendolo nel suo nome.
    Poi in tutta onestà facciano tutte le leggi che vogliono, per fortuna prima di eluana i medici già si comportavano in una certa maniera secondo coscienza e spero quindi che continueranno a farlo.

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